associazione culturale
Il volume dedicato a Palazzo Cesi è stato editato da GBEditoriA a cura dell’Associazione Culturale “RinascimentiAmo: un Futuro per il Passato” in sinergia con Roberto Bellelli, presidente del Tribunale Militare di Sorveglianza, al fine di valorizzare tale edificio, già palazzo Gaddi, anche nella prospettiva di individuare le rimanenze degli sgraffiti che ne decoravano la facciata, eseguiti da Polidoro da Caravaggio e Maturino da Firenze prima del 1527 (anno del Sacco di Roma). Tale impianto decorativo è testimoniato da un disegno conservato all’Albertina Museum di Vienna, nonché da alcune incisioni eseguite nel XVII secolo da Piersanti Bartoli. Attraverso le fonti d’archivio, il volume ricostruisce le varie trasformazioni del complesso architettonico, individuando le fasi di ampliamento operate dalla famiglia Cesi (che lo aveva acquistato nel 1567), prima a Ovest della facciata originaria e poi a Est (per realizzare lo scalone monumentale). Vengono quindi individuate le fasi costruttive dell’ala su via degli Acquasparta (edificata a partire dal 1934) dove si trovava l’ingresso secondario, e documentati i molteplici passaggi di proprietà del palazzo fino al suo esproprio nel 1940 (per essere destinato a sede del Tribunale Supremo Militare). Lo studio in oggetto ha infine consentito d’individuare le originarie funzionalità degli ambienti, di descrivere con esattezza araldica i vari stemmi raffigurati negli affreschi e di riconoscere i personaggi e i possedimenti dei Cesi affrescati all’interno della Sala al piano nobile al tempo di Federico II Cesi, che qui fondò, nel 1603, l’Accademia dei Lincei).
Prima presentazione del
volume: 17 novembre, ore 11, sala del Linceo di Palazzo Cesi (presenta
Francesco Scoppola).
galleria fotografica dell'evento
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